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Pubblicata Lunedì 20 Giugno 2022 21:30

Uno sportello per prevenire molestie e discriminazioni

Inaugurato all’Unical dalla vicepresidente della Regione Giuseppina Princi lo Sportello antiviolenza. Nasce anche il Baby pit stop. Il rettore Nicola Leone: Continua il percorso virtuoso dell’ateneo a tutela dei più deboli

taglio nastro 2

Taglio del nastro questa mattina (20 giugno) dello Sportello antiviolenza e del Baby pit stop dell’Università della Calabria. I due importanti servizi sono stati collocati, lungo il ponte pedonale, presso la sede del Comitato Unico di Garanzia. L’inaugurazione è stata preceduta da un incontro pubblico in Aula Magna aperto dal rettore, Nicola Leone e concluso dal vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi.

 «Queste iniziative – ha spiegato il rettore, Nicola Leone – rappresentano importanti tasselli di un meritorio percorso di tutela dei più deboli e di attenzione verso la parità di genere. L’obiettivo è quello di creare all'Unical un ambiente ideale per il lavoro e lo studio.  Per riuscirci, sin dalla mia nomina, ho avviato una serie di azioni concrete partite dall’istituzione di una delega alle Pari opportunità, con la nomina della professoressa Giovanna Vingelli, figura di primo piano riconosciuta a livello nazionale e internazionale per le sue attività, e proseguite, per la prima volta nella nostra università, con la nomina della Consigliera di Fiducia, nella figura dell’avvocata Maria Stella Ciarletta. Abbiamo poi approvato il Codice di comportamento per la prevenzione delle molestie morali e sessuali e il loro contrasto ed il Gender Equality Plan che stabilisce obiettivi e azioni puntuali per l’eliminazione delle discriminazioni di genere. Molto importante è anche il Counseling, servizio fondamentale per coloro i quali si trovano ad affrontare un disagio psicologico. Tutto ciò – ha chiosato il Rettore - ha contribuito a farci ottenere il prestigioso premio HRS4R dalla Commissione Europea che certifica la piena aderenza ai principi della Carta Europea dei Ricercatori. La tutela dei più deboli, in altre parole, è sempre stata un faro che ha illuminato la nostra azione: sono in corso, infatti, anche diversi investimenti per eliminare le barriere architettoniche del Campus che, poiché progettato in altri tempi, presenta una serie di problematiche d’accesso che andranno risolte». 

L’incontro in Aula Magna, moderato da Giuliana Mocchi (presidente CUG), ha visto la partecipazione di Marina Calloni (responsabile dell’Accademic network UN.I.RE.), Angela Costabile (delegata orientamento); Chiara Gravina (delegata Centro Antiviolenza “R. Lanzino”); Maria Francesca Longo (presidente Rotaract Rende 2019-2020); Gabriella Coscarella (Comitato provinciale Unicef); Patrizia Piro (prorettrice delegata al centro residenziale) e Antonella Veltri (presidente D.i.Re.) ed è stato concluso dalla vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi.

«Sono felice di prendere parte a questa inaugurazione – ha dichiarato la vicepresidente Princi – poiché è necessario stare accanto alle donne con azioni che producano miglioramenti reali della qualità della vita. L’Università della Calabria sta lavorando benissimo in questa direzione, ma anche la Regione è attenta a questa tematica. Ci tengo, in merito, a ricordare la seduta speciale del Consiglio regionale dell’8 marzo nella quale è stata discussa la proposta di legge, successivamente approvata dal Consiglio, per il superamento della discriminazione di genere e per gli incentivi per l'occupazione femminile. Naturalmente il cammino della piena emancipazione femminile è ancora lungo e l’impegno che le Istituzioni dovranno profondere nei prossimi anni dovrà essere massimo».

Lo Sportello antiviolenza garantirà un servizio, anonimo, gratuito e senza obbligo di denuncia, gestito in collaborazione con il Centro Antiviolenza “R. Lanzino”.  Sarà sempre attivo, da remoto, e un giorno a settimana assicurerà il servizio in presenza tramite due operatrici professionali. Qualunque componente della comunità accademica abbia subito atti di discriminazione e/o violenza legati al genere, anche in spazi esterni a quelli universitari, potrà trovare nello Sportello uno spazio sicuro d’ascolto, assistenza, informazione, aiuto. In caso di bisogni particolari, il personale dello sportello potrà fare da ponte tra l’utenza e le strutture, associazioni, istituzioni socio-sanitarie o giudiziarie del territorio. 

Il Baby pit stop, che nasce in collaborazione con l’Unicef e con il Rotaract di Rende, invece, è un ambiente protetto, attrezzato con fasciatoio, lavandino, poltroncine e scalda biberon, che permetterà ai genitori di allattare ed accudire il proprio bebè con riservatezza e comodità.

Lo sportello è aperto tutte le mattine dal lunedi al venerdi. Gli incontri con le operatrici saranno programmati attraverso il seguente contatto telefonico: 0984/493753

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Sportello antiviolenza Baby pit stop



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